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Cosa sono, cosa fanno e come lavorano le software house di giochi?

Il settore del gioco ha vissuto un autentico boom. Non si può parlare più di fenomeno, per il canale online, ma di una realtà che coinvolge milioni di persone e che non fa differenze di sesso o di età. Grandi e piccoli, giovani e meno giovani. Chiunque è coinvolto.

Il gioco è cool, certamente, ma questo successo non sarebbe stato possibile senza il lavoro di chi c’è dietro un buon gameplay o una grafica riuscita: le software house di slot machine.

Cosa sono e cosa fanno le software house

Le software house sono le case sviluppatrici di giochi, fondamentali per lo sviluppo e la riuscita di un titolo. Aziende specializzate in sviluppo e progettazione. Con una triplice responsabilità.

Lavorare in team non basta. Occorre badare al titolo, alla risposta dei mercati e, inevitabilmente, a quella dei giocatori. Un lavoro certosino che necessità prima di tutto di competenze e conoscenze ampie. Sviluppare un gioco è tutt’altro che semplice, come ben si può comprendere se si pensa alla processo di sviluppo dei giochi da lanciare sul mercato.

C’è tutto un lavoro da fare. In primis la business analysis, operazione che comprende quindi esperti di finanza e marketing. Propedeutica per comprendere il mercato, i competitor, le sfide e gli obiettivi da raggiungere.

Dopo le operazioni preliminari, è tempo di phototyping: il prototipo del progetto da realizzare, il target del prodotto da raggiungere ed immettere sul mercato per i giocatori.

Teoria che lascia presto spazio alla pratica: il primo atto tecnico riguarda il design ed il tema da dedicare al gioco. Per far ciò, occorre conoscere non solo il mercato ma anche le abitudini dei giocatori.

Nella elaborazione del design il focus diventa l’user experience, l’interfaccia utente. È il momento in cui entrano in gioco i linguaggi di programmazione. Quindi parte squisitamente tecnica e informatica.

Si conclude con il testing, la prova del nove: è il momento spartiacque per la storia, il futuro e il successo del titolo elaborato. Il resto viene dopo, anche eventuali sequel del progetto o app mobile.

Un gioco ha alle spalle una mole immensa di lavoro e dei tasselli che vanno necessariamente rispettati. Ecco perché per lo sviluppo di un titolo che possa dirsi competitivo, spesso e volentieri, non bastano pochi mesi o anni.

Ma ormai il trend è questo: mercati sempre più competitivi richiedono prodotti all’altezza. Prodotti che hanno bisogno di tempi maturi e lavoro incessante.

Che alla fine potrebbe non bastare: l’ultima parola, infatti, spetta sempre ai giocatori. Insindacabili giudici di un mercato sempre più in fermento.

Maggiori informazioni sulle software house italiane

Riguardo a: Salvo Cirmi (Tux1)

Un pinguino intraprendente che dopo diversi anni di "servizio" online (e soprattutto delle guide) ha acquisito conoscenze non di poco conto sui settori Android, Linux e Windows. Le mie specialità sono il modding e le review. Nel tempo libero (che è raro trovare) suono il piano, mi diverto effettuando modding e provando distribuzioni Linux, BSD ed altre.

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