Anche quest’anno è finito. Una cosa priva di significato l’anno, il tempo, che qualcuno ha inventato e scaglionato per creare ordine nella propria vita ed in quella degli altri. Non siamo parte di una fine, né di un inizio, ma è romantico pensarla così, no?
Si, è romantico.
Questo è stato e forse verrà ricordato, nei libri di storia che studieranno le future generazioni di ragazzi, come l’anno di nascita di una nuova rivoluzione nel capitolo dell’umanità, quella delle intelligenze artificiali. Piene di errori, prive di emozioni, incomplete, incapaci di prendere iniziativa, ma rivoluzionarie. Strumenti talmente potenti che pure in fase embrionale ci hanno già stravolto la vita.
Non sono un fan di Musk, ma riconosco la genialità quando la vedo, e condivido un suo pensiero: siamo già Cyborg.
Metteteci una pietra sopra: siamo destinati ad integrarci con le macchine. Lo abbiamo già fatto coi telefoni, ormai vitali ed estensione di noi stessi e dei nostri pensieri, ma non c’è ne siamo ancora resi conto. Questa cosa mi piace? no. No assolutamente no. La possiamo negare o fermare? certo che no.
Un giorno, nemmeno troppo lontano, avremo arti bionici, occhi artificiali, potenziamenti biologici di ogni tipo. Sarà necessario per sopravvivere in un mondo sempre più moderno e veloce, che non aspetta che il vostro DNA si evolva o si adatti in milioni di anni.
Ma c’è una cosa, una che dobbiamo certamente fare per rimanere noi stessi, per non perdere quell’umanità che ci rende vivi, quei sentimenti che ci distinguono dal freddo metallo: ricordarci di amare.
Ricordiamoci di non perdere (e soprattutto, di trasmettere) quel lato più terribile di noi, che ha scatenato e tutt’ora scatena tante guerre, ma che ci rende stupidamente stupendi: l’amore.
L’amore che ha un peso assurdo, che ha infiniti significati ed infinite sfaccettature; che viene confuso con l’odio, che viene mischiato al desiderio, al controllo; che viene frainteso, che viene accolto quando non si dovrebbe; che viene dato quando non necessario.
E’ logico pensare che le guerre non cesseranno, anzi, con tutta probabilità, aumenteranno. Siamo sempre di più, le risorse sempre meno, pur di non evolverci finanziamo paesi dove la dittatura e lo sfruttamento sono il pane quotidiano, per ritrovarci poi con nuovi nemici oltre che con un’etica morale distrutta.
Studiamo storia che non si insegna niente, ci schieriamo per bandiere prive di significato, per territori conquistati con l’odio da mille popolazioni diverse, moriamo per una patria che non abbiamo chiesto, né scelto, né certamente creato.
Siamo stupidi, siamo umani.
Rimaniamo tali, ma con un cuore più aperto agli altri.
Ogni tanto mi guardo intorno, sorrido brevemente e penso: c’è ancora del bene in questo mondo. Dietro quei gesti apparentemente falsi, dietro quelle frasi d’odio, quei gesti spesso fraintesi, quelle azioni senza una risposta, si nascondono vagonate di affetto e di bellezza interiore.
Bisogna solo scegliere di vederla 🙂
Buon 2024 a tutti, a coloro che mi seguono e non.
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Non vi auguro nulla per l’anno nuovo, anzi vi dico: plasmate il mondo che preferite. Adoperatevi per rendere questo arido suolo un posto migliore, perché avete tutti, tutti i mezzi per farlo.