Hacking! no. No.

Come verificare un file .ISO! (Windows, Linux)

Spesso mi concentro sugli argomenti più complicati, dimenticando quelli più semplici. Vi ho mai parlato di come verificare un file .ISO? No. Vediamo perché è importante farlo e, soprattutto, come si fa sui sistemi operativi Windows e Linux.

Verificare una .ISO: perché dovrei?

Vedete, normalmente quando un file (in generale, ma il discorso comprende anche gli .ISO ovviamente) viene caricato/creato, viene automaticamente associato (spesso e volentieri, dipende dal programma con cui viene creato, ma ormai ne viene fatto largo uso) ad un algoritmo di protezione chiamato SHA, che può essere SHA1 o SHA256 (quest’ultimo più sicuro e, logicamente, complesso). A volte viene utilizzato anche l’MD5.

Quando si tratta questo discorso, si parla di anche Checksum, ovvero una sequenza di bit che, associata al pacchetto trasmesso, viene utilizzata per verificare l’integrità di un dato. Quindi si dice Checksum MD5, SHA1, SHA256 e via dicendo (queste tre le più utilizzate).

Grazie a questo algoritmo (a cui non è possibile risalire ai dati principali partendo da questo dato) è possibile verificare l’integrità del file, in questo caso, della .ISO scaricata.

Ma la domanda è: perché dovrei verificare una ISO? Beh, la risposta è semplice: perché potrebbe essere corrotta. Perché:

  • Scaricata male;
  • Corrotta da qualcuno;
  • Corrotta da un errore della periferica di memorizzazione;
  • Corrotta da voi durante un episodio di grave sonnambulismo mischiato ad una rara forma di Asperger in un tentativo di hacking di SHA1;

si sono anche verificati dei casi gravi, come:

Linux Mint 17.3 Cinnamon: violate con backdoors le ISO di giorno 20 Febbraio!

dove le .ISO sono state modificate per ottenere soldi in cambio. Ad ogni modo, vediamo come verificarle.

Come verificare una .ISO su Linux

Linux include già delle utilità di sistema che permettono di verificare la SHA1 o SHA256 di un file. Per farlo, aprite un terminale (recandovi nella posizione in cui si trova la .ISO) e date:

[sha1sum oppure sha256sum] [nome del file ISO]

vi uscirà un codice alfanumerico. Se questo codice coincide con il codice SHA1 o SHA256 che, solitamente, i siti web di distro Linux che scaricate (ma in genere, ormai un po’ tutto lo forniscono), allora la ISO è corretta e sicura. In caso contrario, cestinatela.

La SHA256 di una .ISO.

Come verificare una .ISO su Windows

Su Windows non esistono utilità preinstallate per la verifica delle chiavi SHA, ma potete utilizzare un programmino, come ad esempio MD5 & SHA Checksum Utility, molto semplice da utilizzare.

La verifica delle varie SHA, MD5 ecc. di un file .EXE.

Basta semplicemente selezionare con Browse il file interessato, incollare la chiave che volete confrontare/verificare e dare Verify. Vi informerà immediatamente della correttezza o meno del file.

Riguardo a: Salvo Cirmi (Tux1)

Un pinguino intraprendente che dopo diversi anni di "servizio" online (e soprattutto delle guide) ha acquisito conoscenze non di poco conto sui settori Android, Linux e Windows. Le mie specialità sono il modding e le review. Nel tempo libero (che è raro trovare) suono il piano, mi diverto effettuando modding e provando distribuzioni Linux, BSD ed altre.

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