Quella tra Konami e EA Sports sembra essere una sfida eterna. Uno lanciò sul mercato il primo episodio della saga Pro Evolution Soccer (PES) per piattaforma PlayStation 2 nel 2001, mentre l’altro ha fatto uscire la prima edizione di FIFA nel 1993 per Sega Mega Drive Genesis.
A questo proposito, l’inizio di ottobre è stato particolarmente significativo per gli appassionati di videogiochi di tutto il mondo, avendo visto il lancio delle versioni 2022 di entrambe le saghe. In questi 20 anni di lotte, il verdetto sembra comunque parlare chiaro, sancendo la vittoria netta di FIFA ai danni della rivale.
Prima di decidere però quale delle due contendenti sia la scommessa vincente per il futuro, confrontiamone in dettaglio alcuni aspetti:
- Licenze. Sia FIFA che eFootball – questo è il nuovo nome di PES dall’anno scorso – proseguiranno con le rispettive strategie già adottate nelle versioni passate dei loro giochi. Grazie a una maggiore disponibilità economica, il primo è sempre stato in grado di puntare su un parco licenze piuttosto vasto in quanto a quadre, giocatori, tornei e organizzazioni. Per ovviare ai suoi limiti, invece, il secondo ha cercato di stringere solide partnership con squadre di club specifiche. Così che, anche quest’anno, solo alcune di queste appariranno con i loro nomi originali – si tratta per esempio di Atalanta e Juve in Italia e Barcellona e Arsenal a livello internazionale. Oltre a questo, ai giocatori di FIFA sarà anche concesso l’accesso a competizioni esclusive come la Champions League e l’Europa League, oltre che a vari campionati europei.
- Gameplay. A partire da FIFA 2012, EA Sports ha tentato con successo di ridurre lo scarto evidente con la rivale cercando di bilanciare la relazione tra autenticità e divertimento durante le partite. Questo è stato possibile anche e soprattutto grazie all’ascolto delle esigenze dei giocatori che, per esempio, erano stanchi di assistere a parate perfette dal punto di vista tecnico ma pur sempre troppo frequenti. Oppure, è stata ridotta l’interferenza dell’intelligenza artificiale in fase difensiva, così da attribuire una maggiore responsabilità al giocatore in carne e ossa rispetto al computer. L’esperienza di gioco è poi migliorata esponenzialmente soprattutto a partire dal 2017, anno d’introduzione della tecnologia Frostbite. Quest’ultima ha fatto miracoli in campo grafico, tanto da aver reso davvero difficile distinguere a prima vista una partita reale da una di FIFA. Quest’anno, i passi in avanti sono stati immensi, con lo sviluppo della tecnologia HyperMotion, che include il “sistema di cattura 11 vs 11 avanzato”, il “Machine Learning” e la “I.A. tattica”. Anche eFootball è migliorato nel corso del tempo, con l’introduzione del motore grafico “Unreal Engine” e della più recente “Motion Matching”, che permette di modificare il gioco nel corso del tempo.
Conseguenze sulle vendite: FIFA e PES a confronto
Sebbene PES si sia conquistato lo status di videogioco di culto nel corso degli anni, nemmeno lo stile di gioco veloce offerto ai suoi utenti è stato in grado di assicurargli una fetta di mercato sufficiente per competere con FIFA.
Fino al 2020, PES aveva infatti venduto 110 milioni di copie fisiche contro i 325 milioni di copie di FIFA – ai quali si devono aggiungere i circa 400 milioni di download. Da quest’anno, comunque, Konami azzera simbolicamente i conti, rendendo disponibile il gioco in forma gratuita e optando per offrire la possibilità di acquistare aggiornamenti che verranno pubblicati con una certa regolarità.
Partita chiusa tra FIFA e PES?
Le prime recensioni di PES a due settimane dalla sua uscita sono piuttosto negative, con gli utenti che criticano in particolare la sua qualità grafica scadente e l’eccessiva quantità di bug.
Anche se allo stato attuale delle cose FIFA surclassa di gran lunga PES soprattutto grazie alla maggior quantità di licenze ottenute e la qualità del Gameplay, non è ancora detta l’ultima parola. Come dichiarato dai rappresentanti di Konami, infatti, il gioco verrà aggiornato costantemente e quella attuale non è che la sua versione di base. Per questo, i giocatori dovranno attendere ancora un po’ per godere di tutte le potenzialità del nuovo eFootball.