Lanciare start up, i paesi dove conviene

È il sogno di molti, lanciare una start up ovvero un progetto legato alla new economy che viene immesso sul mercato basato su un’idea innovativa sfruttando le nuove tecnologie. Pensiamo alle tante app che vengono lanciate sul mercato multimediale per il mondo Apple o per quello Android dotando di strumenti utili i possessori di smartphone o tablet.
Sono tanti coloro i quali cercano di inventarsi un qualcosa di unico, originale, virale e realmente utile per l’utente: è questa la ricetta magica per dar vita ad una start up di successo in un contesto nel quale di margini ancora ce ne sarebbero, ma sostanzialmente è già stata proposta e lanciata qualsiasi cosa.

Venendo agli aspetti concreti, quali sono le realtà che offrono più incentivi per lanciare start up innovative? In quali paesi conviene investire? Al primo posto gli Usa e non poteva essere altrimenti. Basti pensare alla Silicon Valley, vero e proprio mito per tutti gli imprenditori 2.0 dove sono nate o trovano oggi sede realtà come Ebay, Google, Adobe, Facebook, Samsung, Netflix, Yahoo e chi più ne ha più ne metta.Per fare start up in sostanza la Silicon Valley rappresenta l’ecosistema di riferimento, un contesto ideale per dare libero sfogo alle proprie intuizioni cercando di lanciare un prodotto di successo. Oggi tra l’altro le distanze fisiche si sono attenuate di molto e gli Usa sono più vicini: basti pensare ai tanti voli diretti anche dall’Italia ed alla possibilità di ottenere facilmente un permesso ESTA per risiedere sul territorio.

Guardando all’Europa, è la Germania (ancora una volta) la patria ideale per lanciare start up: qui si può trovare il giusto mix tra trasparenza, livello di istruzione medio, infrastrutture, connettività. Anche Barcellona da questo punto di vista offre scenari interessanti, soprattutto negli ultimi anni ovvero da quando ha deciso di concedere finanziamenti per start up innovative nel campo tecnologico, idee originali in grado di creare un valore aggiunto.

In Francia l’esperienza di Macron è partita con lo stanziamento di 10 miliardi di euro da dedicare proprio alle start up innovative. In Inghilterra il governo britannico offre finanziamenti fino a 25 mila sterline e consulenza gratuita per chi volesse lanciare start up tecnologiche. E, dato che si parla di Europa, cosa si può dire dell’Italia?
Nel nostro paese è stato lanciato nel 2012 lo Start Up Act, documento dell’allora governo teso a fornire una legislazione di riferimento in materia di start up innovative. Un quadro di riferimento a livello nazionale che va a legiferare su materie quali semplificazione amministrativa, mercato del lavoro, agevolazioni fiscali e diritto fallimentare.

Riguardo a: Salvo Cirmi (Tux1)

Un pinguino intraprendente che dopo diversi anni di "servizio" online (e soprattutto delle guide) ha acquisito conoscenze non di poco conto sui settori Android, Linux e Windows. Le mie specialità sono il modding e le review. Nel tempo libero (che è raro trovare) suono il piano, mi diverto effettuando modding e provando distribuzioni Linux, BSD ed altre.

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