Tocco un tasto dolente, un argomento caldo, anzi caldissimo: i Notebook.
Gioielli tecnologici, il perfetto connubio tra PC fisso e smartphone, una via di mezzo che raccoglie i pregi di entrambi i dispositivi ma che, ahimé, soffrono in troppi di un problema che i produttori di portatili non sembrano minimamente intenzionati a risolvere: il surriscaldamento eccessivo.
Quando sei capace, ma non ti applichi
Quando si crea un PC fisso e si assembla, una delle prime cose che si controllano (oltre al funzionamento vero e proprio dei pezzi) è la temperatura: se testo il PC al massimo sforzo possibile, riuscirà questo a rimanere sotto i 95° gradi Celsius? Si? allora va bene.
Lo stesso discorso SI DOVREBBE applicare anche ai portatili ma, purtroppo, ciò non succede……quasi MAI.
La stragrande maggior parte dei portatili, dei Notebook, purtroppo va a 95° e oltre in continuazione, se sforzati. Una cosa ASSOLUTAMENTE INCONCEPIBILE, oltre che chiaro indice di incapacità dl produttore nel creare un sistema di dissipazione all’altezza del chipset installato.
Il mio Notebook sta sempre a 95/100° gradi, qual’è il problema?
Partiamo da un presupposto: i processori (e mica solo loro)(se avete un APU/Qualcomm, SoC, siete contenti?) hanno un meccanismo di protezione: spesso, superati i 105°, si spengono (per evitare che…fondano. Insieme al resto del vostro PC ed alle vostre speranze).
Ora, tenere il Notebook SEMPRE a 95°/100° gradi, nel medio termine, non è un gran problema. Ma state sicuri che, entro 1 anno o meno di uso continuativo a queste temperature, comporteranno una veloce degradazione delle prestazioni. Come se non bastasse, a questa temperatura anche il resto del Notebook rimarrà molto caldo, portando a degradazione veloce della batteria, di altri componenti esposti alla calura o anche del display stesso, se (come in alcuni HP) l’uscita d’aria…spara aria sullo schermo (grandi ingegneri! :D).
Ergo: state sotto i 95 (80 max fissi sarebbe ideale) e state tranquilli.
Come risolvere Notebook che prende fuoco?
Purtroppo, c’è poco da fare: oltre ad usarlo correttamente, quindi su superfici piane che non accumulino calore (non sul letto, vi prego, tranne se è un modello recente che consuma/scalda poco e dovete solo vedere qualche film) , o ad usare una base di raffreddamento USB con delle ventole, c’è davvero poco che possiate fare.
Un’altra idea è quella di rialzare leggermente il retro del portatile, creare un leggero spessore, per aumentare la portata d’aria in entrata: su alcuni modelli è la manna dal cielo.
Purtroppo, i Notebook hanno in genere il controllo della ventola/e di sistema totalmente bloccati e non modificabili dall’utente, quindi toglietevi dalla menta la possibilità di aumentare la velocità della ventola di raffreddamento.