Di recente vi ho mostrato come si taglia una carta SIM, ora invece voglio spiegarvi, per bene, quanti tipi di schede SIM esistono e perché si sono evolute in questa maniera. Non sarebbero potute restare com’erano? In realtà, no.
Miniaturizzare il tutto
Il mercato dei dispositivi portatili è in continua evoluzione: smartphone, tablet, phablet e quant’altro sono il frutto di continue evoluzioni, ingegneristiche e non solo di centinaia di migliaia di aziende dedite al settore. Uno degli obiettivi che più si cerca di inseguire, ultimamente, è quello di rendere il tutto sempre più piccolo e sottile. Ma le schede SIM cosa c’entrano con questo?
Grazie alla riduzione dello spazio occupato dalle carte SIM di ultima generazione, i dispositivi mobili hanno potuto godere di un maggiore spazio al loro interno, sfruttabile ad esempio da un secondo altoparlante stereo, oppure da una batteria maggiorata.
Quanti tipi di SIM esistono?
C’è ne sono tre, ma una quarta è in arrivo.
- Mini-SIM: non è altro che la classica SIM non tagliata, tutta per intero. Dimensioni 25×15×0.76 mm;
- MicroSIM: è la SIM senza gran parte del guscio plasticoso, con una piccola parte restante. Dimensioni 15×12×0.76 mm;
- NanoSIM: la SIM quasi senza bordi. A volte capita che venga tagliato, appositamente, anche un segmento del chip per dare il form-factor, senza intaccarne le proprietà. Dimensioni 12.3×8.8×0.67 mm;
- Embedded SIM: un formato che presto potrebbe arrivare a noi. SI vocifera che avrà dimensioni di 6×5×1mm e che non si potrà rimuovere. Alcuni dicono che potrebbe essere direttamente saldata come chip.
Embedded SIM: di cosa parliamo?
Secondo le ultime voci, sembra che saranno SIM per il mercato M2M (machine-to-machine), ovvero si troveranno direttamente saldate sugli smartphone. In questa maniera sarà possibile evitare tante procedure noiose un pò per tutti, per gli utenti e per gli operatori e sarà possibile cambiare operatore direttamente via provider.
Molti, però, hanno voci controverse sull’argomento, causa possibili problemi economici per gli operatori (minor “controllo” dell’utenza).