Così come altre distro Linux hanno già fatto (ed anche Google Chrome da un pezzo, vi linko l’articolo a seguire), anche Linux Xubuntu , la distribuzione pensata per offrire Xfce con un basso consumo di RAM, dice addio alle .ISO a 32 bit. So che già molti di voi stanno piangendo, ma andiamo con ordine.
Da quando avranno effetto queste modifiche?
Fortunatamente, il team di sviluppo ha deciso di mantenere Xubuntu 18.04 LTS a 32 bit, mentre la versione 19.04 sarà disponibile unicamente a 64 bit. Per chi ancora si stesse chiedendo perché questa scelta, vi invito a leggere queste differenze che ho elencato qui.
E’ vero, molti di voi utilizzano Xubuntu per installare Linux su vecchio hardware, tuttavia, mettere su laptop/PC vecchi una distro recente ma con software troppo recente è controproduttivo, in quanto se è vero che magari il sistema è più leggero e meglio ottimizzato, dall’altro lato è vero che il software più recente in genere necessita di maggiori capacità di calcolo e risorse per funzionare. Un po’ come mettere nelle mani di un ragazzino un computer da 1500€: si, saprà usarne le funzioni base, ma non riuscirà a sfruttarlo al meglio a causa delle conoscenze (normalmente) limitate.
La cosa ironica è che sono stati 6 membri su 10 a votare per l’abbandono dei 32 bit (che culo oserei dire, per uno). Trovate l’annuncio qui.