Scrivendo alcuni articoli, mi è venuto in mente di scrivere questa piccola “mini-guida” su ciò che i nuovi utenti, spesso, non sanno su Linux. Consigli che possono sicuramente tornare utili nel corso delle vostre prove del sistema operativo.
- Per provare una distro Linux, dovete prima creare un supporto avviabile. Un consiglio? Prendete una chiavetta USB, da almeno 4 GB (in rarissime eccezioni, ve ne servirà una da 8GB) e, con un programmino come Rufus (anche qui il programma può cambiare, ma per molte va bene questo) inseritela nella chiavetta e poi sul PC, selezionando dal BIOS di farla partire prima dell’Hard Disk/SSD;
- La maggior parte delle distro Linux hanno l’opzione “Live“: ciò significa che potrete provarle senza bisogno di installarle. Si! avete capito bene! potete provare un sistema operativo senza bisogno di installarlo, in tutto e per tutto;
- Le distro Linux, in genere, dispongono di una parte grafica che può cambiare. Questa parte grafica (che non influenza solo quella) si chiama Desktop Environment. Sentirete nomi come GNOME, MATE, Cinnamon ecc. Sono semplicemente vesti grafiche della distro e spesso, la maggior parte delle distribuzioni, includono varie versioni con varie grafiche tra cui scegliere al momento del Download. Quindi, è possibile che se provate una distro e non vi piace graficamente, probabilmente ne esiste un’altra edizione con una grafica totalmente diversa che probabilmente amerete;
- Linux, a causa della sua enorme vastità di configurazioni/versioni differenti, mi piace definirlo come un MAC OS su un computer Apple: dovete provarne tante edizioni prima di trovare quella che meglio gira e meglio si adatta al vostro computer. Si, è una rottura: ma una volta trovata quella ideale, sarà un amore duraturo ed indimenticabile. Un esempio? Sul mio vecchio preassemblato, l’unica distribuzione che girava in maniera INCREDIBILMENTE bene era Ubuntu 10.04/11.10 (versioni antiquate ormai, dimenticatele), girava in una impressionante, sembrava un computer molto più potente di quello che era in realtà, tutte le altre giravano piuttosto male in confronto a quella. Il consiglio? Provate più distro; provare per credere!
- Le distribuzioni Linux, in genere, sono derivate: ciò significa che la base di quella distribuzione è un’altra distribuzione e, in genere, significa anche che tutti i comandi da terminale (e molti programmi/utility pre-installate) faranno riferimento alla distribuzione su cui si base. Tradotto significa che se magari non trovate un pacchetto (o un comando) per la vostra distribuzione, vi basterà cercarlo per quella su cui si basa per ottenere quasi sempre lo stesso effetto.