Programmare per Android

Programmare in Android è una delle skill che gli sviluppatori devono assolutamente avere per essere inseriti nel mondo del lavoro.

Un numero sempre più alto di aziende, infatti, è presente ormai sottoforma di applicazioni che gli utenti possono scaricare comodamente dai propri smartphone.

Saper programmare app per Android permette quindi di poter collaborare con le aziende, ma anche di dar vita eventualmente a un progetto personale.

Il mercato delle app, come noto, è in continua espansione e la sua crescita è destinata ad aumentare ancora nei prossimi anni.

Per questo motivo i developer si iscrivono a corsi su come programmare un’app per Android come quelli di www.musaformazione.it.

Programmare un’app per Android fa parte ormai delle nozioni principali che ogni developer deve avere per essere al passo coi tempi.

Programmare per Android: perché questo sistema operativo

Programmare in Android è fondamentale, ma perché preferire questo sistema operativo agli altri come, ad esempio, iOS di Apple.

Programmare applicazioni per Android è importante visto che si tratta del sistema operativo per mobile più diffuso al mondo.

Secondo alcune recenti statistiche, Android è presente in tre dispositivi su quattro e negli ultimi anni si è imposto in altri settori in piena espansione.

Android si rivolge sempre più ad altri settori strategici come:

  • Wear OS per gli indossabili;
  • Android TV per le televisioni;
  • Android for Cars per la realizzazione di app per l’automotive;
  • Android Things per l’IoT (Internet of Things)

Imparare come programmare per Android è necessario quindi per trovare offerte di lavoro in questi settori su cui la maggior parte delle aziende ormai punta.

Ovviamente è importante anche tenersi aggiornati visto che il progresso tecnologico apre sempre a nuove possibilità di lavoro e di business.

Come programmare un’app per Android: gli obiettivi

Un developer che sa programmare in Android ha grandi possibilità di crescere professionalmente sia collaborando con grandi aziende che creando progetti personali di successo.

In ogni caso, i motivi che spingono a creare un’app per Android sono gli stessi:

  • Aumentare la visibilità e il prestigio del marchio;
  • Offrire servizi e funzionalità ben precise agli utenti;
  • Generare e migliorare il livello di interazione con i clienti.

Programmare un’app per Android aiuta le aziende a raggiungere il maggior numero possibile di utenti sfruttando la ormai onnipresenza di smartphone e tablet.

Le app, infatti, fanno ormai parte della vita quotidiana di un numero sempre più alto di persone che si informano, acquistano o semplicemente si intrattengono sui loro smartphone.

Visto il grande numero di app presenti negli store virtuali è di fondamentale importanza non commettere errori in fase di progettazione, ma non solo.

Spesso, infatti, il developer lavora sul progetto senza dare il giusto peso a tutte le fasi della creazione di un’app, indipendentemente da quella che è la sua funzione.

Per questa ragione una delle skill che uno sviluppatore deve avere, oltre a sapere come programmare applicazioni per Android, è di saper lavorare in team.

Programmare per Android guida: i passaggi da seguire

Saper programmare in Android è il primo passo per creare applicazioni originali e di successo.

La fase della progettazione, però, deve tener conto di altri aspetti che spesso si decidono in team, soprattutto quando si lavora per conto terzi.

Ecco alcuni aspetti fondamentali ugualmente importanti di come programmare app per Android:

  • Design.

Questo include molti aspetti dell’app come il colore del tema, lo stile dell’intestazione e la modalità di navigazione.

È fondamentale anche la scelta sul logo che i clienti trovano negli store o nella home dell’app.

  • Contenuto.

In questa fase è necessario decidere quali tipi di contenuti che si vogliono condividere sulla propria app con i potenziali clienti. Da qui passa molto del successo del progetto.

  • Add-On.

Si tratta di funzionalità aggiuntive che permettono la fidelizzazione dei clienti come, ad esempio, la presenza di carte fedeltà o coupon per sconti e promozioni. Un altro esempio sono le notifiche push.

  • Plug-in personalizzati.

Sono elementi che possono essere installati per differenziare la propria app dalle altre in commercio. L’obiettivo finale è infatti quello di mettere online un prodotto originale rispetto alla concorrenza.

Le fasi successive sono quelle del test dell’applicazione e della pubblicazione sugli store virtuali.

Testare la propria app è necessario per evitare e correggere eventuali bug prima della pubblicazione ufficiale sull’App Store, piattaforma dove sono presenti le applicazioni per Android.

Riguardo a: Salvo Cirmi (Tux1)

Un pinguino intraprendente che dopo diversi anni di "servizio" online (e soprattutto delle guide) ha acquisito conoscenze non di poco conto sui settori Android, Linux e Windows. Le mie specialità sono il modding e le review. Nel tempo libero (che è raro trovare) suono il piano, mi diverto effettuando modding e provando distribuzioni Linux, BSD ed altre.

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