black square device on brown wooden table
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Come scegliere un buon power bank

Il power bank è un caricabatterie portatile autoalimentato, il quale viene utilizzato come batteria di emergenza per alimentare i dispositivi elettronici, dagli smartphone ai notebook, dai tablet agli speaker Bluetooth. Al giorno d’oggi, si tratta di un supporto di grande importanza per coloro che trascorrono molte ore fuori casa, poiché consente di caricare in ogni momento il device di cui si ha bisogno. A prescindere che si debba fare una chiamata o proseguire la partita al blackjack, avere un power bank a portata di mano risulta spesso imprescindibile.


Tipologie di power bank

I power bank più comuni sono quelli dotati di una o più porte USB, per mezzo delle quali collegare i dispositivi compatibili. Le porte USB sono solitamente di tipo A, ma i power bank delle ultime generazioni si stanno adeguando allo standard type-C, al fine di garantire una maggiore velocità di carica. Molti power bank, inoltre, affiancano alle prese USB la ricarica wireless: in questo modo non sarà necessario portare con sé dei cavi, risparmiando in ingombri e aumentando il comfort. Esistono sul mercato, inoltre, dei modelli che si ricaricano tramite l’energia solare, ottimo sistema per accumulare autonomia quando non si ha la possibilità di collegare il prodotto alla rete elettrica.

I power bank per i notebook

Le batterie destinate ai notebook sono sempre più performanti, offrendo la possibilità all’utente di usare il dispositivo per diverse ore. Nel caso in cui ci si trovi in una zona non provvista di prese elettriche, tuttavia, l’autonomia della batteria integrata potrebbe non essere sufficiente, di conseguenza può venire incontro un particolare tipo di power bank. Considerando che la tensione richiesta dai computer portatili varia tra i 12 e i 20 Volts, mentre per uno smartphone ne occorrono 5, per alimentare i notebook serve un power bank più sofisticato. A tal proposito sono disponibili dei modelli che permettono di regolare la tensione, la quale può essere impostata tra vari range, in modo tale da alimentare senza alcun problema i notebook. Anche in questo caso va valutata la capacità del pacchetto batteria: visto che un laptop assorbe molta energia, è bene orientarsi su un prodotto con capacità minima di 20.000 mAh, onde avere quel minimo di autonomia che può servire per completare la sessione di lavoro oppure per concludere una partita ai videogiochi, che sia con un entusiasmante gioco d’azione o con una coinvolgente specialità dei casinò live.

La capacità dei power bank

Una delle caratteristiche principali dei power bank è rappresentata dalla capacità del pacchetto batteria, generalmente espressa in mAh, fattore che va a influenzare in modo determinante la quantità di energia da trasferire. Per caricare un moderno smartphone al 100% occorrono circa 5000 mAh, mentre per i tablet è richiesta una capacità maggiore, che può spingersi fino ai 10000 mAh. Se bisogna caricare o alimentare sporadicamente il cellulare è sufficiente un power bank da 5000 mAh, che di solito presenta dimensioni ridotte. Per un uso più intensivo del prodotto, invece, è preferibile scegliere un power bank da almeno 10.000 mAh.

Riguardo a: Salvo Cirmi (Tux1)

Un pinguino intraprendente che dopo diversi anni di "servizio" online (e soprattutto delle guide) ha acquisito conoscenze non di poco conto sui settori Android, Linux e Windows. Le mie specialità sono il modding e le review. Nel tempo libero (che è raro trovare) suono il piano, mi diverto effettuando modding e provando distribuzioni Linux, BSD ed altre.

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