Energia e consumi, quanto “pesa” un’ora di streaming

Solitamente, ci focalizziamo sul calcolo dei gigabyte consumati durante la riproduzione di video, ma raramente ci preoccupiamo di quant’energia viene consumata mentre guardiamo la TV in streaming. In effetti c’è un dispendio di energia elettrica durante lo streaming che non è indifferente e che potrebbe incidere sulla propria bolletta.

In generale, leggere i consigli per trovare le compagnie luce e gas più convenienti è il primo passo per risparmiare, ma anche essere consapevoli dei consumi reali delle proprie abitudini può fare la differenza, sia in termini economici che in termini ambientali. Ma quindi qual è il costo effettivo dei servizi di streaming video come Netflix, Amazon Prime, Disney+, DAZN, Sky e altri ancora?

In questo articolo, vediamo insieme quanta energia elettrica viene effettivamente consumata durante lo streaming di film e serie TV, e anche l’impatto che questa abitudine ha sull’ambiente.

Quanto costa un’ora di streaming

Durante la pandemia, c’è stato sicuramente un notevole aumento dello streaming di contenuti video. Ma anche con l’arrivo della stagione invernale, in molti amano passare una bella serata sul divano, al caldo, a guardare qualche puntata della propria serie preferita. Ma quanto può incidere in bolletta questa abitudine? Secondo alcuni studi, guardare un video di trenta minuti al giorno su una smart TV comporta una spesa annua nella bolletta che varia tra i 5 e i 7 euro.

Tuttavia, il consumo energetico durante lo streaming dipende da diversi fattori, soprattutto dal dispositivo utilizzato per la visione. Ad esempio, un computer consuma molto meno rispetto a una smart TV da 55 pollici. Altre variabili che influenzano il consumo energetico sono legate alla qualità dello streaming (standard, HD o 4K) e al tipo di connessione utilizzata (Wi-Fi o 4G/5G).

Secondo un’analisi condotta dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), mediamente un’ora di streaming consuma tra 0,12 e 0,24 kWh di energia elettrica. Quindi, calcolando una visione media di due ore al giorno, il costo annuale per guardare film o serie TV, ammonta a circa 21-30 euro. Facendo una media, l’utilizzo dei servizi di streaming video può comportare un consumo energetico annuale fino a 102 kWh (considerando 730 ore di utilizzo) e una produzione di circa 41 kg di CO2.

Questo valore corrisponde a quello consumato dagli elettrodomestici come un forno elettrico utilizzato per 52 ore, un aspirapolvere utilizzato per 57 ore, un phon utilizzato per 56 ore, oppure una lavatrice utilizzata per 110 cicli o una lavastoviglie utilizzata per 102 cicli (ad esempio, 5 kg di biancheria di cotone a 60°C o 12 coperti).

Lo streaming inquina?

La fruizione di contenuti in streaming, sia audio che video, ha un impatto ambientale significativo a causa dei grandi consumi energetici generati dai servizi di streaming per arrivare nelle case degli utenti.

Il problema principale riguarda il trasferimento continuo del segnale dai data center ai dispositivi come computer, tablet o smartphone degli utenti. Questa trasmissione virtuale richiede un notevole consumo energetico, soprattutto considerando che avviene contemporaneamente e ininterrottamente per milioni di persone.

I data center, per funzionare correttamente, richiedono notevoli quantità di energia e questa necessità aumenterà nel tempo. Si prevede infatti che entro il 2030 il 13% dell’energia elettrica prodotta sarà consumata proprio dai data center, responsabili del 6% delle emissioni di anidride carbonica.

Secondo un’analisi dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA), uno streaming di trenta minuti su Netflix produce circa 28-57 grammi di CO2, equivalente a guidare un’auto per circa 200 metri.

Attualmente, queste emissioni sono relativamente modeste, soprattutto nei paesi che producono energia da fonti rinnovabili. Tuttavia, come abbiamo già detto, la tendenza verso lo streaming è in costante aumento.

Da qui a 10 anni non sarà difficile pensare che 6 ore di streaming video su Netflix possano essere paragonate al consumo di un litro di benzina, secondo uno studio riportato da The Conversation. È un dato da tenere in considerazione quando ci si siede sul divano, telecomando in mano, per fare sessioni di binge-watching delle proprie serie TV preferite.

Riguardo a: Salvo Cirmi (Tux1)

Un pinguino intraprendente che dopo diversi anni di "servizio" online (e soprattutto delle guide) ha acquisito conoscenze non di poco conto sui settori Android, Linux e Windows. Le mie specialità sono il modding e le review. Nel tempo libero (che è raro trovare) suono il piano, mi diverto effettuando modding e provando distribuzioni Linux, BSD ed altre.

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