Microsoft ha da sempre considerato il pinguino come un cancro, un sistema operativo che non avrebbe mai avuto sbocchi nel mercato desktop. In proposito, vi cito l’articolo sulla bash Linux su Windows 10. Beh, sembra che l’opinione si sia capovolta.
Microsoft ama Linux. Non ci sono più dubbi. L’ha dimostrato rubando parti di codice (pardon, prendendo in prestito/prendendo spunto) per il DE di Windows 10, l’ha dimostrato inserendo una shell di Ubuntu sull’ultima edizione del proprio asso nella manica, Windows 10, l’ha dimostrato organizzando dei corsi per spiegarvi come utilizzarlo. Ma l’amore è cieco e non conosce ostacoli.
Da “cancro” a “cellule staminali”
Il percorso che ha portato a questa rivoluzione è stato lungo ma ben ripagato. Microsoft è entrata in maniera ufficiale nella Linux Foundation come membro Platino. Ciò significa che ogni anno donerà ben 500 milioni di dollari alla fondazione che si prende cura del pinguino.
Come se ciò non bastasse, John Gossman di Microsoft è stato accolto nel consiglio di amministrazione dell’organizzazione, la quale ha accolto positivamente l’ingresso della casa di Redmond tra i suoi finanziatori.
Microsoft: che vantaggi potrebbe portare?
Tra le tante utilità troveremmo il supporto Hypervisor Hyper-V, su cui Microsoft sta da anni lavorando, una migliore implementazione di Linux nel cloud computing e nei dispositivi IoT. Troviamo poi per finire un bell’aiuto finanziario, che mai guasta.