Oracle fa sapere che il supporto al plugin da lei stesso creata per Browser è terminato. Le motivazioni sono molto semplici e di facile intuizione, ma andremo comunque lo stesso ad analizzarle insieme.
La notizia arriva direttamente dal blog della diretta interessata, che annuncia la presto annunciata scomparsa del famoso plugin Java per browser web, in favore allo spostamento verso un plugin totalmente free. Il supporto verrà interrotto giorno 22 Settembre 2016, ovvero nel momento stesso del rilascio di JAVA 9 Development Kit (JDK per i non neofiti).
Perché il plugin è stato abbandonato?
Quali sono le motivazioni che hanno portato il decesso di questo plugin? Google, così come la comunità della volpe fiammeggiante (Mozilla) e ed Edge stesso, hanno adottato un plugin interno chiamato plugin NPAPI. Il plugin, introdotto la prima volta con Netscape Navigator, permette ai browser che adottano tale API di non dover obbligatoriamente disporre di plugin di terze parti come quello creato da Java. Di conseguenza, l’utilità del plugin è svanita completamente nel nulla (perlomeno, svanita per i browser dall’alto tasso di uso nel web).
Inoltre, sembrerebbe che ormai il plugin non venga aggiornato da tanto e che molti cybercriminali abbiano scoperto diverse gravissime falle all’interno dello stesso. Questo quindi va ad aggiungersi alle già pesanti motivazioni che ne rendono inutile l’uso.
Come hanno reagito i browser?
Volendo andare ancora più nel profondo, Microsoft Edge non supporta l’uso di tale plugin, Google Chrome l’ha abbandonato a partire da Chrome 42. Mozilla ne eliminerà la possibilità d’installazione verso la fine di quest’anno.
Alla fine dei conti quindi, Java ha deciso di passare ad un plugin chiamato Java Web Start, che si trova incluso direttamente nel Java Runtime Environment (JRE per intenderci). La differenza sta nel fatto che questo plugin viene eseguito all’esterno del browser, ma sempre dentro la sandbox. Di conseguenza è, almeno in parte, più sicuro.